Il vitigno Bovale nella sua versione autoctona sarda si chiama Bovaleddu (Bovale a bacca piccola) o anche Muristellu. E’un lascito della dominazione spagnola, cominciata dal quattordicesimo secolo.
Rispetto al Bovale spagnolo tradizionale presenta un acino molto piccolo, con tanta buccia e poca polpa. Grazie alla sua spessa “pelle” il grappolo di Bovaleddu non viene aggredito dagli uccellini e dalle intemperie.
Questo è un ottimo punto di partenza per ottenere un vino intenso, quasi da mangiare.
Ciù Russu (“più rosso”) è un vino ruffiano, scorre setoso in bocca e sprigiona note di frutti rossi maturi e spezie.
E’fatto per stare in compagnia, per la convivialità, conquisterà tutti.
- Vinibuoni d’Italia 2014 Touring Club Italiano: 3 stelle al Ciù Roussou 2011
- Vini d’Italia 2014 Gambero Rosso: 2 bicchieri per il Carignano del Sulcis 2011